Etna – Monti Sartorius
Il sentiero si sviluppa sul versante Nord-Est del Parco lungo la strada Mareneve e coniuga elementi geologici e botanici di grande rilievo al confine tra i boschi e le piante pioniere di alta quota: si va dalle betulle alle ginestre per offrire poi ai visitatori degli aspetti di eccezionale interesse geologico nell’area \”bottoniera\” 7 conetti eruttivi a bottoniera dei Monti Sartorius (1865). Lunghezza 4 Km circa AR, escursione facile. E’ presente il Codirosso spazzacamino e il Culbianco (uccelletto). Lungo il sentiero sono stati posti dei pilieri in pietra lavica che segnano ciascuno un punto di osservazione. Radura: Inoltrandoci nell’itinerario sono da osservare le prime emergenze geologiche costituite dai primi apparati eruttividei monti Sartorius che hanno avuto origine dall’eruzione del 30 gennaio del 1865 che per cinque lunghi mesi si è protratta, euttando una grande quantità di materiale vulcanico. Si Aggirano i monti Sartorius alla loro sinistra fino a raggiungere una altra zona interessante, per la vegetazione tipica, troviamo i pulvini spinosi di astragalo, intravvediamo il Pino Laricio e le betulle dell’Etna alle pendici di monte Frumento. Bombe Vulcaniche: Lungo il percorso si intravvodono delle formazioni geologiche prodotte dall’esplosioni di materiale incandescente che ricadendo hanno formato le cosiddette \”Bombe vulcaniche\”. Fino a trovare di fronte \”Monte Frumento delle Concazze\” alto 2150 mt. S.l.m. Uno dei più grandi Coni avventizi dell’Etna. Rilievi vegetazionali: Inoltrandoci scorgiamo un ovile, un tempo meta e rifugio delle greggi, nei pressi riscontraiamo la vegetazione di betulle, astragalo, e le erbacee che si alterbano al variare delle stagioni dalle graminacee alle piante a fogli a larga, la rumex, ecc. fino ai licheni colonizzatrici delle lave. Il Bosco di Betulle: Oltrepassando il Bosco di betulle arriviamo alla colata del 1865, da cui si apre un paesaggio stupendo fino a scorgere Rocca Novara. Osservando la vecchia colata possiamo percepire l’azione della natura per recuperare la pietra alla vita. Si possono scorgere fenomeni avanzati di colonizzazione della flora e degli animali, segno che la pietra è divenuta ambiente ospitale. Sentiero per il Ritorno: Si scende fino a raggiungere il punto di partenza, mentre si potrà osservare il Rifugio Citelli, Monte delle Concazze, e la vegetazione come la romice, la Saponaria dell’Etna. P.S. Portarsi un vestiario adeguato, una borraccia di acqua, un panino.
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