Passeggiare il Centro Storico
XI-XII sec., all’epoca della conquista normanna (1061) risale l’arrivo di una colonia “lombarda”, proveniente in realtà dal Monferrato, che ha lasciato traccia nel lessico e nella fonetica del dialetto di Montalbano; verso la metà del XII secolo si ha la prima notizia ufficiale di Montalbano nel celebre Libro di Re Ruggero del geografo arabo al-Idrisi che definisce il luogo “una rocca assai aspra a salirvi e scendervi ma ricca di ogni bene”; con i normanni la rocca di Montalbano si arricchisce di torri e diventa possedimento demaniale, sotto il diretto controllo della corona, rimanendo tale anche sotto gli svevi.
XIII-XIV sec., nel 1211 l’imperatore Federico II di Svevia concede la rocca in dote alla sua prima moglie Costanza d’Aragona; Il Borgo a seguito delle riforme imposte da Federico II ma per essersi ribellato all’imperatore, come le altre colonie lombarde della Sicilia, nel 1233 il borgo è distrutto e gli abitanti sono deportati in parte ad Augusta e in parte a Palermo ed Agrigento; tuttavia, Federico II, consapevole dell’importanza strategica di Montalbano, ricostruisce il castello inserendolo in un piano generale di consolidamento delle fortezze siciliane; con re Manfredi nel 1262 Montalbano è elevata al rango di contea e affidata a Bonifacio Anglona, zio dello stesso re; gli angioini nel 1270 continuano l’opera di consolidamento del castello, ma il periodo d’oro di Montalbano coincide con l’arrivo di Federico II d’Aragona che vi stabilisce la sua residenza, (1302-1308) fortificando il castello e circondando di nuove mura il borgo.
XVII sec., nel 1623, sotto Giacomo Bonanno, la baronia è elevata a ducato, il quale è retto dai Bonanno fino al 1805, quando Montalbano passa in mano alla Compagnia di Gesù fino all’unità d’Italia.
La conformazione del borgo antico testimonia l’origine medievale di un tessuto urbano che si è sviluppato entro le mura che cingevano il pianoro intorno alla fortificazione svevo-aragonese ed al Duomo.
Percorso Facile:
Durata: 2 ore circa
Difficoltà: Adatta a tutti
Data e ora partenza: ore 10.30
Punto di ritrovo:Ristorante”Ritrovo dei Re” via Principe Umberto 113
Servizio navetta: su richiesta
Tariffa servizio guida: in base al numero di partecipanti
Si parte alle ore 10.30 – Percorrendo le vie del Borgo possiamo osservare delle chicche che testimoniamo come Montalbano abbia goduto della presenza di Notabili e studiosi e sia stato il centro culturale dell’intera zona; Percorrendo il centro storico incontreremo alcuni balconi di notabili in cui si evincono l’appartenenza di rango dei proprietari appartenenti al Tribunale e ai ranghi dell’alta prelatura; risalendo la via, sulla sinistra incontriamo la chiesetta di S. Caterina che risale al 1200 Pare che anticamente sia stata costruita questa chiesa sulle mura di un avamposto fortificato delle antiche mura; percorriamo la strada per il castello e troviamo dei fabbricati sulla destra che sembra fossero dedicati alle stalle esterne e delle locande che venivano utilizzate dai viandanti; risaliamo il Castello sede di Federico II di Svevia, distrutto per una ribellione degli abitanti e in seguito ricostruito da Re Federico II d’Aragona nel 1300; Montalbano ha sempre rappresentato il luogo di transito di popolazioni ed eserciti che intendevano inoltrarsi all’interno della sicilia. Per questo motivo Montalbano ha sempre goduto di privilegi e attenzioni di molto regnanti. Superando senza entrarvi il Castello, incontriamo la Matrice elevata a Basilica Minore da Giovanni Paolo II con una storia che risale da un antico tempio greco con una evoluzione architettonica fino ai giorni nostri.
ore 11.15 – Accanto troviamo il Museo fotografico Eugenio Belfiore, A seguire incontriamo il Portello del Belvedere, un arco in pietra che accede ad un terrazzo sulle isole Eolie con una vista di particolare Bellezza, particolarmente nei suggestivi tramonti di estate.
ore 11.45 – Scendendo troviamo il museo Medievale “MedioExpo” della sua creatrice Katia Foti, troviamo la riproduzione di oltre 100 vestiti medievali di pregevole fattura, di monili e biancheria intima di un tempo. Le attrezzatura per la costruzione di armature, scarpe in cuoio, ecc. Antichi strumenti di filatura e tessitura e le erbe e gli estratti coloranti che un tempo si adoperavano per le colorazioni dei tessuti.
ore 12.00 – Scendiamo per il quartiere Livatera uno degli ultimi quartieri in ordine di tempo in epoca medievale. Si ritora per incontrare una piccola chiesetta:
ore 12.15 – La “Chiesetta dello Spirito Santo” del 1300 circa. Alcuni effigi fanno pensare ai cavalieri Templari e ai Catari protetti da questi.
Ma gli aspetti culturali si allargano ai giorni nostri, oggi oltre la natura a distinguersi in queste terre troviamo la fattura della lavorazione del formaggio e/o del pane, visitare i caseifici è sempre una esperienza suggestiva che va fatta una volta nella vita.
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