“Il Rito della Rinascita” all’Argimusco
Breve descrizione dell’Escursione: Anticamente, 2-3000 anni fa, tutta la zona doveva essere un immenso bosco e le antiche pietre assumevano in tale contesto aspetti ancora piu mistici e suggestivi, in virtù della spiritualità diffusa tra le popolazioni del mediterraneo, fino ad arrivare ai Celti dove le Pietre e gli alberi erano al centro della vita dei Villaggi e delle comunità che ivi abitavano. La storia che raccontiamo è testimoniata dai ritrovamenti in loco di pietre di selce, Tombe a grotticella, Palmenti rupestri, Tholos, Altari Lunisolari, ecc., Gli antichi popoli prestavano venerazione e rispetto verso tutti gli elementi Naturali fino alla venerazione delle Pietre e degli alberi. Erano grandi osservatori degli elementi naturali, dei Cicli e dei ritmi della Vita, conoscitori delle Stelle, dei Pianeti e delle loro evoluzioni, da cui si sviluppavano particolari allineamenti naturali con le grandi pietre, fino a costruire speciali Calendari astronomici, in tal modo potevano seguirne i ritmi vitali su tutti gli elementi del nostro pianeta. Al Centro di tale concezione c’era la costante ricerca di una risposta al senso della propria esistenza e alla ricerca di tutte quelle pratiche che potessero condurre alla felicità ed all’armonia con tutti gli elementi naturali in cui l’umanità si genereva ed era immersa. Erano i “sacerdoti”, o gli “sciamani”, i cultori della Natura e dei suoi ritmi e dei suoi segreti, saperi che venivano tramandati per via orale, le loro conoscenze erano talmente significative da condizionare i ritmi delle comunità dei villaggi, depositari di informazioni utili per stabilire i periodi migliori per le semine e gli accoppiamenti degli animali o consentire la guarigione da malattie attraverso l’uso di erbe magiche oggi diciamo di erbe medicinali. Già in un periodo che risale a 3000-5000 anni fa, questi territori erano frequentati periodicamente da popoli che abitavano le coste o che si spostavano da altri territori e si ritrovavano sul Pianoro dell’Argimusco per celebrare il mistero che aleggia attorno alla Vita e per i riti di passaggio. Intorno a 3000 anni fa, ritroviamo gli antichi popoli dei Sikani e dei Siculi, oggi rimangono come testimonianze i THOLOS (se ne contano in questa zona circa 300 censiti), gli Scavi della Vicina Abakainon, fondata dai Sikani, Bakano, ancor prima dei ritrovamenti ellenici di questa antica città, le tombe di pietra, l’Altare lunisolare, il palmento rupestre pentagonale e le tombe a grotticella nello stesso Argimusco, ecc. e chissa quanto tempo anocora prima, l’Argimusco era considerato un luogo di Culto e di dedizione alla propria crescita Spirituale ricercata in quelle sfera interiore che, ancora oggi, Ognuno di Noi porta dentro da sempre.
Il concetto di “Rinascita” (quello che non c’era prima diventa nuova realtà) deve operare ogni momento della nostra esperienza terrena, vuol dire prendere in mano la tua Vita con tutte tutte le possibilità per scegliere la qualità che vogliamo essere; Si vive per maturare quella sfera spirituale che portiamo nel cuore e le esperienze che viviamo ci portano a scoprire chi Siamo ed è così, nel procedere del tempo, siamo indotti a divenire Noi stessi, nel percorso che ci porta verso la nostra Unicità.
Ognuno di noi ritiene di non essere capace di amare così tanto da cambiare il nostro mondo e ciò che ci circonda, ed invece siamo Tutti capaci di amare e di dare la risposta tanto attesa da Tutta la Creazione: Tutti vogliono essere amati. Maria è un esempio, ha dato compimento alla propria umanità, Ella ha dato una risposta a se Stessa e a tutta la Creazione;
Noi siamo Esseri creativi; dobbiamo usare la nostra creatività, non per abusarne, ma per vivere di “Amore”. Impegniamoci a cambiare la nostra prospettiva, la nostra visione, perché oramai abbiamo sperimentato il nostro limite e non sappiamo dove andare. Dobbiamo realizzare l’Amore. Costruire una società felice e giusta ed è una possibilità reale nelle nostre mani. La cultura la cambiamo noi, la gente comune. I potenti la sfruttano. Abbiamo sviluppato la creatività abbiamo fatto tante cose ma coltivare la domanda sul senso della nostra vita non l’abbiamo acquisito tra le priorità della nostra vita terrena. Bisogna imparare a Morire per imparare a Saper Vivere. Saper Vivere pienamente comporta sapersi distaccare da ogni cosa, da ogni possesso, la Vita Spirituale è quella Realtà che prende Vita Man Mano che impariamo a Morire. La Morte ci impone di lasciare tutto, ci obbliga a distaccarci da tutto quello che abbiamo ed è l’insegnamento piu grande che possiamo imparare da questa esperienza. Imparare la via delle felicità su questo Pianeta Terra sul sentiero del Bene e dell’Amore. Ci dobbiamo impegnare per costruire una società felice.
Noi dobbiamo dare parole a quello che noi siamo, e certamente siamo Esseri unici ed originali. Lo sforzo che dobbiamo compiere successivamente consiste nel comunicare agli Altri quello che vogliamo fare. Un Esempio per tutti è quello di Maria che si è abbandonata fiduciosamente in Dio credendo alla propria capacità come una persona in grado di amare, ci ha creduto fino in fondo, e facendo così possiamo cambiare il mondo. La motivazione della nostra vita consiste nel compimento della nostra umanità, per affermare la nostra peculiarità e giungere alla pienezza umana, fino ad essere divini. Dio non è potere, è Creazione e Amore. La rivelazione consiste nel riconoscere le possibilità umane che sono infinite e di poter realizzare ora e qui in questa terra, L’Amore.
- Oggi si vive senza averne profondamente la coscienza e ci si lascia vivere. Si soffre, ma non sappiamo perchè siamo insoddisfatti. Perché non abbiamo dato risposta del perchè vivo, quale è il mio compito, Chi dovrò diventare? Io Vivo per dare una risposta a quello che desidero profondamente e mettersi in cammino per realizzare quel pezzettino di mondo che possiamo cambiare. Dobbiamo credere in noi.
- La prospettiva nuova è quella che proviene da dentro di noi e non dai libri e non dalla chiacchiera degli Altri. Noi perdiamo molto tempo per dirci niente.
- La festa della Immacolata Concezione è la festa della pienezza umana, si festeggia per essere, diventare quello che dobbiamo Essere.
- Tutti vogliono essere amati. Tutti hanno la capacità di amare. Dobbiamo diventare una proposta per il mondo, perchè il mondo è arrivato al limite, non riesce a superare, a pensare che ci può essere un altro modo di vivere. Maria avendo capito di essere capace di amare ha dato una risposta a se stessa e a tutta la Creazione.
- Dare compimento alla propria vita consiste in due cose: essere noi stessi e sviluppare quella originalità che abbiamo Ciascuno e scegliere di amare; Maturare una conoscenza e una visione di Dio e della Umanità che è molto diversa da quella adottata dalla nostra cultura contemporanea; Ogni Essere umano è pieno di possibilità infinite; ed ha la grande capacita di amare, di cogliere la bellezza, la meraviglia. Dio ama e crea e vuole solo la nostra felicità; La domanda che Tutti si pongono: è come si fa a trovare il proprio senso della vita: Ed i nostri malesseri si identificano con questa ricerca sul senso della propria vità. Scoprendo la qualità dell’Amore troviamo la “Bellezza”, la meraviglia della Vita; Se non ti dai Senso, non vivi. Il Senso della Vita lo scopri nello scoprire la tua capacità di amare. La capacità di amare ce l’hanno Tutti. Per la nostra cultura facciamo prima a concepirci malvagi che amanti. Ciascuno di noi è migliore di quello che pensa. Dentro di noi c’è la nostra capacità di amare. La Creatività ce l’abbiamo Tutti ed è lo strumento che ci serve per esplorare l’Infinito. L’amore ci dà la qualità di Dio e la Creatività ci consente di dare compimento alla nostra vita. La fonte inesauribile di Amore è Dio.
- Con l’Amore puoi Essere al mondo la possibilità di godere della tua vita per sempre.
- La ricerca di Se Stessi non comporta “espiazione”, e “fustigazioni”. La Vita consiste nel tessere “Relazioni”. Le relazioni sono una opportunità di Vita nuova, ma mai potranno essere un possesso. Nella relazione si trova la felicità. Alla Base di ogni relazione c’è una reciprocità di amore, e di libertà. Ti scelgo perchè mi hai riconosciuto la libertà di essere me stesso. Come si capisce quando si fa la scelta giusta. Quando si prova gioia allora vuol dire che sei sulla strada giusta;
- L’esperienza mistica ci può portare a riconoscere la nostra natura con onestà verso Noi Stessi; La dimensione Mistica è una condizione dell’animo umano di Tutti. Senza di Essa si va in corto circuito ecco perchè la vita di oggi è schizofrenica.
Un mosaico ritenuto raffigurante Cristo come Apollo-Helios è stato scoperto nella necropoli sotto la Basilica di san Pietro e datato circa al 250 D.C., periodo delle persecuzioni di Valeriano. Questo momento dell’anno segnava, simbolicamente, l’eterna rinascita del sole fanciullo, che con la sua luce, dopo la prevalenza delle ore di buio invernali, tornava a dominare su tutti i cicli della natura. Era la Festa del “Sol Invictus”. Che si festeggiava intorno al 21 di Dicembre. La luce ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella Vita dei Viventi e l’homo sapiens ne è stato sempre consapevole. Il Rito della Rinascita quindi ha sempre avuto una attenzione importante in ogni esperienza spirituale. Partiamo da una delle domande che condivide tutta l’umanità: Il compito di Ciascuno su questa terra è quello di divenire Se Stessi, diventare ciò per cui si è nati. Per questo bisogna dare spazio ai propri desideri più profondi. Tutti sono capaci di compiere la realizzazione di Se Stessi. Credere in noi e nell’Umanità e nella Creazione è necessario per ritrovare il senso profondo della relazione che ci lega intimamente alla Natura e all’Universo e al Creatore. Essere Felici vuol dire avere compreso la propria intima natura e il legame della relazione che ci lega al nostro Creatore. E tutto questo sfocia necessariamente nell’Amore e nell’Armonia. Siamo Esseri con delle possibilità infinite e con delle capacità di amare ed essere amati.
Silvio: (spunti da scritti, ascolti e consapevolezze)
Il Rito della Rinascita, che all’Argimusco viene celebrato nel passaggio nell’arco sacro della Pietra a forma di “Ventre gravido”, avverrà come primo ed ultimo tra i Riti che sono celebrati in questo luogo ritenuto sacro. Il percorso e il rito iniziano dal momento che ogni essere è stato concepito come realtà vivente e prosegue fino a concludersi con la tappa presso l’Aquila, il grande uccello che accompagna le anime su nel Cielo a cui ci affidiamo per potere unire la Terra con il Cielo. Un Percorso generativo che ha bisogno di lasciare all’Oblio del tempo la persona vecchia e capace di rinascere dalle ceneri di “Questa” fino alla rinascita di una Persona nuova. Non parlo di magia, ma semplicemente inizia un percorso di rinnovamento e di sacralizzazione che parte da una scelta profonda interiore personale. Ovvero, la Magia, se la vogliamo vedere così, consiste nell’interiorizzare la “Luce”, rifacendoci ad una legge naturale, che ti porta ad elevarti verso il cielo staccandoti dalla Terra. Come il seme che muore e si trasforma nel buio della terra, capace di trasfigurarsi in un ambiente pieno di difficoltà quale il terreno. Il Seme và verso la luce, aprendosi ad Essa la interiorizza, la trasforma in energia. La luce ti trasforma e ti eleva verso il Cielo per trasfigurarti, come avviene con ogni seme che darà origine alle mille essenze e colori dei fiori, nella Bellezza. Ogni esperienza spirituale parte da una immagine che ci siamo fatti di Dio Creatore del tutto personale. Esistono due grandi immagini di Dio in tutte le religiosità: il Dio della Legge che opera dall’esterno sull’Uomo, il Dio onnipotente, che tutto impone e governa attraverso le sue leggi; Dall’alto Dio onnipotente impone una legge e comporta un premio o un castigo. E poi, c’è il Dio di Gesù che esprime Se stesso attraverso l’unicità di ogni uomo, in questo modo l’uomo diviene la trasparente immagine di Dio. Quando l’uomo riesce ad interiorizzare Dio, Egli si trasfigura e si irradia nel Creato. Dio, il Creatore, attraverso l’uomo, si rivela come trasparente icona ed immagine di Se stesso in una delle infinte immagini di Dio stesso. Logos che si fa carne e Carne che si trasfigura in logos diventando immagine di Dio. Si dice: “Se aveste fede quanto un granellino di senape”. Il seme nella zolla vive una avventura, aprendosi ad accogliere la luce inizia un cammino ascensionale, verso la luce che lo trasfigura fino a dare il volto, la forma, il colore e l’essenza della luce stessa, nei mille volti della luce, la varietà dei fiori, degli alberi, ecc. in un cammino ascensionale che porta il seme alla sua Verità e alla sua Bellezza.
Come si diventa Icone del Creatore? Aprendosi e interiorizzando la luce, e con la propria fedeltà creativa, al fine di realizzare i propri desideri piu profondi e cioè divenire se stessi. La fede non consiste nella sottoscrizione di una pacchetto di verità che trascendono la ragione, la fede è una avventura da vivere nella meravigliosità del Creato. Aprendoci alla luce in un cammino ascensionale diamo compiutezza alla nostra verità e alla nostra Bellezza trasfigurandoci in una Icona o immagine di Dio Tanto che Gesù ha potuto dire Io e il Padre siamo una cosa sola, chi vede Me vede il Padre.
Da questi due modi di percepire “Il Dio Creatore” derivano due immagini di Comunità umane o di Chiesa. La Chiesa dei Dogmi e della Liturgia, individuando delle figure con la funzione di mediatori per ragiungere Dio. Ma in Verità, Dio non ha mediatori, i sacramenti, i preti, Gesù, Maria, non hanno il ruolo di mediare con il Padre Creatore. La luce non ha mediatori, la luce ha delle incarnazioni. La luce ha dei sacramenti e cioè, è accompagnata da Atti sacri, la Luce che crea, ha delle incarnazioni, la luce si incarna nei mille fiori e compie un atto sacro di trasfigurazione, diventa icona della luce, sacramento della Luce. L’insieme delle icone formano il volto di Dio Creatore. La Chiesa è come la Zolla di terra. dove il seme aprendosi accoglie la luce, cresce, si incarna, si trasfigura fino alla sua Verità e alla sua Bellezza. La Chiesa è come una zolla per il seme, infatti Gesù individua il senso della Chiesa: “dove due o tre di noi sono uniti in questa esperienza di interiorizzazione, del sentire di Dio, del pensare di Dio, dell’operare di Dio, come ha fatto Gesù, lì fiorisce la mia Chiesa”.
Celebrazione del Rito:
Temi | CAMMINO | Medita | Rito | Tempi |
Concepimento e Rinascita | 10 | 10 | 5 | 25 |
Percorso della consapevolezza (zona sacra) | 10 | 10 | 5 | 25 |
Percorso fino alla Vasca con meditazione e rito degli Elementi | 10 | 15 | 10 | 35 |
Significato del Tempo (giovane e Vecchio) | 5 | 10 | 5 | 20 |
Cammino di Elevazione e Trasfigurazione (L’Aquila) | 5 | 10 | 5 | 20 |
Sommano …………………………………………………………………… | 40 | 55 | 30 | 125 |
Logos del Rito:
Siamo Terra,
Siamo aria,
Siamo fuoco,
Siamo Acqua.
Gli Elementi, Insieme, si trasformano in presenza della luce
si trasfigurano nella Verità di Ciascun Essere Vivente,
raggiungendo l’Armonia e la Bellezza., e prendono a Vivere.
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