16 Aprile 2018

L’ARGIMUSCO

L’ARGIMUSCO…”Un luogo dove il Cielo e la Terra s’incontrano”.
Adatto per (escursionisti, turisti, Università della terza età, ..)
[su_slider source=”media: 2611,2610,2598,2608,2599,2600,2601,2602,2604,2603″ limit=”30″ link=”lightbox” target=”blank” width=”580″ height=”440″ responsive=”no” centered=”no” pages=”no” autoplay=”7000″ speed=”500″][/su_slider]
SENSO DELL’ITINERARIO: Ci troviamo all’ingresso, in contrada Argimusco, del Bosco di Malabotta. Uno dei boschi pù antichi della Sicilia ed istituito come Riserva Naturale Orientata nel 1997.  A Sud l’Etna sembra vigilare sul luogo con la sua imponenza e i suoi fianchi solcati da colate recenti. Qui sorgono dei megaliti che gli studiosi hanno esaminato dando infinite risposte. Rocce di un’area sacra destinata alla Grande Madre Terra oppure per placare le ire del vulcano e sapientemente modellate da antiche civiltà? Un affascinante “gioco” della Natura ? Molti interrogativi ma solo negli ultimi anni studi più accurati hanno definito il luogo come la “Stonehenge della Sicilia” . Le rocce sono state modellate, intagliate, issati da abili artigiani della pietra, intorno al 1310, per creare un vero e proprio osservatorio astronomico sotto l’attenta la direzione del grande medico, filosofo, alchimista e scrittore, Arnaldo da Villanova, che operò alla corte di Federico III re di Sicilia..
PARTENZA: Da Montalbano Elicona. Distanza: 7,4 km In Auto: 14 minuti A piedi : 1 h,44m 
Potete contattare:
 Autore: Antonio Barrasso

L’ARGIMUSCO Leggi tutto »

“Pantano Ilice”

E’ uno dei sentieri dell’Etna sul versante orientale, sopra il paese di Milo, una altitudine di 937 s.l.m..

L’Ilice di Carrinu (o Ilice dû Pantanu) è un albero di leccio (Quercus ilex), ubicato ad un’altezza di 937 m s.l.m. nelParco dell’Etna (Zona B) (CT) su suolo vulcanico e contornato da un noccioleto. È sicuramente il leccio più vetusto dell’Etna: l’età stimata è di oltre 700 anni.
Nel 1982 il Corpo forestale dello Stato lo ha inserito nel patrimonio italiano dei monumenti verdi, forte di 22.000 alberi di notevole interesse, ed evidenziato tra i soli 150 di eccezionale valore storico o monumentale.

[su_slider source=”media: 2706,2707,2708,2709,2710,2711,2712,2713,2714,2715″ limit=”12″ link=”lightbox” target=”blank” width=”580″ height=”440″ responsive=”no” centered=”no” pages=”no” autoplay=”7000″ speed=”500″][/su_slider]

E’ “Sentiero natura” tra i piu facili, adatto per i bambini  e le famiglie e gruppi di escursionisti che non vogliono faticare troppo.

SENSO DELL’ITINERARIO: Si raggiunge da una mulattiera il cui ingresso si trova a 100 metri dalla stradella della forestale del sentiero. Nel percorso si incontra un paesaggio tipico della vegetazione dell’Etna e da una vegetazione agraria residuale di una agricoltura che un tempo si spingeva a queste altitudini. Per lo più caratterizzati da frutteti Mele gelate, Cola, e mele deliziose, ecc. pere, gelsi, e castagni. Tra la vegetazione spontanea riscontriamo la ginestra dei carbonai (spartium Jungeum), La ginestrail ginetrisno (genista spp.), la ginestra dell’Etna, e poi la rosa canina, rovi, Euphorbia,  tra la vegetazione arborea troviamo l’Ilice una quercia  sempreverde (quercus Ilex), la quercia caducifoglia la “Roverella” (Quercus pubescens), castagni, ecc. Il paesaggio si espande a ovest i crateri centrali , ancora fumanti, a est sul mare fino dall’abitato e alla costa con un panorama stupendo da Siracusa a Taormina, alla costa calabra. La passeggiata costeggia una antica casa di campagna tipica costruzione delle case contadine,L'Antica casa rurale con annessa la cantina risalente del secolo scorso, che si articola in tre ambienti, un riparo per gli animali annesso alla casa, un vano dove c’è un forno e la cucina ed pagliericcio per dormire posto su un piano rialzato costruito in legno. Annessa, ancora, c’è la cantina,segno che anche a questa altitudine si faceva il vino. Possiamo notare  ancora la tipica composizione dei manufatti: la vasca del “pesto” dove si schiacciava l’uva di solito con i piedi nudi, la vasca di fermentazione, posta piu in basso, e la vasca di raccoltà del mosto fermentato, una vasca più piccola “il Tino” da dove il mosto veniva trasferito nelle botti di legno.

PARTENZA DA: borgo di Caselle, nel Comune di Milo. Con la macchina si percorre lo sterrato per circa 1000 metri, fino ad arrivare ad una strada della forestale lastricata in pietra lavica. Si posteggia l’auto in uno slargo vicino.

Tempo di Percorrenza: Quota di partenza: Borgo Caselle 800 m s.l.m., Dislivello: 80 m., Lunghezza del percorso: 1,6 km, Tempo di percorrenza: 1 ora a piedi.

Difficoltà: facile

Dislivello: 80 metri

LUOGHI/SITI ED EVENTUALI EVENTI DELL’ITINERARIO:

1 Quota di partenza: Borgo Caselle (Comune di Milo) 800 m s.l.m.  si giunge con l’auto,  Dislivello: 80 m._tappa :alla strada lastricata della forestale, di può posteggiare.

2 Si percorre per circa 150 metri il lastricato lavico – e lo si lascia al primo sterrato a sinistra – tappa lo sterrato a 50 metri  si biforca e si prende a destra.

3 si percorre per circa 800 metri e si incontra sulla sinistra un’antica casetta rurale _tappa.

4 Si continua fino ad incontrare sulla destra una recinzione della forestale, siamo quasi vicini, si scende lo sterrato ripido e sconnesso per altri 100 metri e a destra si intravvede un sentiero. Si prende il sentiero e si sale Tappa.

5 si sale per circa 350 metri Tappa: fino ad incontrare l’Albero di Carrinu”, è la quercia che stiamo cercando, grande maestosa, bellissima.

Silvio Scuto

 

“Pantano Ilice” Leggi tutto »

La mission Sociale della HandMade

La   cooperativa agricola HandMade persegue un obiettivo sociale finalizzato al bene comune, dando lavoro e dignità ai propri soci, ma anche opportunità per tutta la Comunità dove opera.

Una parola grossa, che non è neanche tanto di moda, anzi suscita qualche diffidenza. Non è facile credere che possano esistere persone che dedichino del proprio tempo, energie, risorse, ecc. alla propria comunità. La cooperativa Handmade è costituita da un gruppo di persone che hanno deciso di unire le singole forze di Ciascuno socio, attraverso lo sforzo comune di superare le proprie differenze cogliendo tutto ciò che unisce di valore del gruppo. Nella considerazione che, il risultato finale prodotto dal gruppo sia più rilevante (per ampiezza, qualità, complessità, innovazione, valore) della somma dei singoli contributi che ciascun partecipante potrebbe produrre da solo.

Nel rispetto di ogni personalità, alcune persone, di norma le più estroverse, lavorano meglio in gruppo. Altre, più introverse (e spesso più capaci di offrire contributi originali), lavorano meglio da sole, e in gruppo rischiano di dare contributi limitati. Massimizzare i vantaggi di entrambe le modalità, alternando momenti collegiali e momenti individuali. 

Eppure, anche chi lavora meglio da solo difficilmente può ottenere risultati importanti nel più totale isolamento, e rifiutando permanentemente ogni confronto con la comunità professionale, il contesto sociale, il mercato, il pubblico, la critica… e senza mentori e maestri, senza allievi, senza criteri di qualità condivisi. Quindi, in realtà, anche chi lavora sempre da solo ha attorno a sé un sacco di presenze con cui deve imparare a dialogare.

Ci sono lavori che strutturalmente possono essere fatti solo da più individui. In questi casi parliamo, più che di un gruppo, di una squadra: un insieme di persone, ciascuna delle quali ha un ruolo preciso, fondato su competenze specifiche e integrato con tutti gli altri. 

Quello che ne verrà fuori sarà la dimostrazione che nella condivisione di intenti, nella partecipazione di Tutti, nascerà una umanità nuova, espressione di questa capacità di lavorare insieme.

Ed è quando si assumerà tale consapevolezza che si scoprirà di avere una nuova identità creativa e creatrice, all’interno della cooperativa e  verso tutta la Comunità.  E lo disse “Qualcuno” circa 2000 anni fa…!!

 

Anche altre attività sono promosse, sostenute e incentivate dalla Handmade, come quelle delle lezioni di chitarra gratuite ai bambini, un modo per condividere saperi che possono portare alla comunità un contributo di crescita, ma anche un modo di tramandare un sapere oltre il nostro tempo di permanenza in questa terra, dovere di Ciascuno come cristiani e come Persone che si sentono parte di una comunità.

Con lo stesso spirito abbiamo incentivato anche il rilancio di attività artigianali come la costruzione di cestini  realizzati con le tecniche antiche, utilizzando il materiale che la natura offre. Il salice bianco che cresce spontaneo in luoghi umidi oppure i con i virgulti degli olivi selvatici o con i piccoli getti dell’Olmo.

Anche i piccoli sgabelli realizzati con i furrizzi (ferula), realizzati con la Ferula una pianta che cresce spontanea in queste montagne nebroidee.

Un sapere che rischia di essere perduto e che invece la cooperativa vuole tramandare attraverso artigiani lungimiranti e generosi, artigiani desiderosi di trasmettere questa arte ai giovani anche per poterne fare un lavoro di artigiano.  

Ci vuole uno spirito nuovo da parte di Tutti per poter credere ad un futuro migliore.  La cooperativa si impegna a promuovere e diffondere i saperi antichi.

Allo stesso Modo artigiane aderenti alla nostra cooperativa offrono ai turisti, ma anche ai giovani dei Nebrodi, la possibilità di imparare a “fare”, e abbiamo istituito dei corsi come una scuola di cucito di abiti medievali, o anche la scuola di ceramica.

L’esperienza delle artigiane della Handmade vanta una lunga esperienza, che ha consentito di potere realizzare una mostra di arte medievale che possiamo trovare al “Medio Expo” in Montalbano Elicona nei pressi di Palazzo Todaro. Un luogo dove le sapienti mani di Katia Foti e di suo marito Vincenzo Scaffidi, hanno consentito di potere realizzare una raccolta di pezzi unici  che raccontano le storia, i costumi ed anche un fare di un tempo risalente al periodo medievale.

E allora troviamo oltre i 100 costumi medievali utilizzati per la grande sfilata  medievale “Il Corteo Storico”  che si tiene a metà agosto di ogni anno in Montalbano Elicona.

Troviamo i colori naturali estratti dalle piante spontanee del territorio dei Nebrodi e cosi come venivano realizzati,  troviamo attrezzi per la filatura, attrezzi di laboratorio per la lavorazione delle pelli e delle armature, ecc. e tanto altro ancora …

La mission Sociale della HandMade Leggi tutto »